Categorie: Buongusto Trentino

Tortel di patate e vino Groppello – Buongusto Trentino

Tortel di patate in italiano, Tortel de patate in Trentino, Tortiei da patate in Val di Non, ed in Val di Sole come si chiamano, come si chiama questo tradizionale piatto?

L’ho chiesto a Nicoletta Andreis dell’Agritur Solasna di San Giacomo di Caldes (TN) e abbiamo deciso di cucinarlo insieme, il Tortel, come lo chiama lei e di usare la farina di formenton o grano saraceno, come si faceva una volta.

Ebbene si, oggi Buongusto Trentino è in Val di Sole e oggi parliamo di tradizioni contadine.

Aria di campagna, animali della fattoria, l’orto, i panni stesi ad asciugare e diverse piccole porticine per entrare ci aiutano a capire che siamo arrivati in un vero agriturismo. All’accoglienza Nicoletta, guance rosse, bellissimo sorriso e tipico vestito di montagna con il grembiule.

Entriamo.

Sembra di essere a casa della nonna, la sala da pranzo con i cuscini ed i centrini, le camere al piano di sopra, la dispensa dei vasetti con le marmellate e la passata, la cucina che profuma e la fontanella con le brocche per l’acqua.

Come si sta bene. Il Buongusto qui è nella semplicità, nella ruralità e nei prodotti genuini della terra.

 

Ricetta Tortel di patate

Ingredienti:

  • 6 patate grosse a pasta bianca (varietà Kennebec)
  • 2-3 cucchiai di farina di grano saraceno
  • 1 uovo (a piacere)
  • sale fino quanto basta
  • olio per friggere

 

Preparazione del Tortel di patate

Pelate le patate crude, sciacquate e grattugiatele con una gratuggia a maglia larga.

Aggiungete farina, sale e 1 uovo e mescolare finché ben amalgamato.

Scaldare l’olio in una padella di rame con il bordo alto e con un cucchiaio da portata sistemare l’impasto nella padella. Il cucchiaio serve a dosare l’impasto e a dare forma al nostro Tortel, ma vi avverto, anche impegnandosi saranno tutti diversi!

Quando è ben rosolato, giratelo dall’altro lato e a cottura ultimata, scolatelo e asciugatelo su carta da cucina. Pronto e servito. Il Tortel di patate infatti dev’essere servito caldo e mangiato subito.

Potete visualizzare una parte della ricetta attraverso questo breve video:

L’abbinamento è con il classico tagliere di salumi e formaggi, ma sulla nostra tavola non poteva mancare il formaggio Casolet e la mortandela come salume tipico. A fianco stanno molto bene i fagioli borlotti con la cipolla e l’insalata di cavolo cappuccio.

Buon Gusto!

Il tocco di Nicoletta è stato di preparare una confettura con mele, zucchero, vino Groppello e spezie (cannella, chiodi garofano) per accompagnare il Tortel di patate. Una composta molto profumata, un pizzico dolce e a mio avviso anche molto invernale, forse perché mi ricorda il vin brulè.

Trovo inoltre questa composta, una bellissima idea per un regalo originale e fatto a mano, da mettere dentro ad un piccolo vasetto di vetro e da impreziosire con un nastro.

Tortel di patate e vino Groppello

Tortel e Gropel, questo è l’abbinamento perfetto. Il Tortel di patate leggermente unto, croccante e gustoso che ha bisogno di un vino speziato e con una buona acidità per pulire il palato e per poter continuare il pasto con equilibrio.

Il vino da uva Groppello. Un vino dall’inconfondibile speziatura di granello di pepe, un vino particolare, proposto per questo piatto nella versione classica, ovvero vinificato tradizionalmente in botti di acciaio inox.

Non esitate quindi a chiedere un calice di Groppello quando mangiate il Tortel di patate.

Non dimenticate di brindare con la tradizione!

 

Solasna – La Leggenda del suo nome

Si narra che nel Medioevo gli abitanti di S.Giacomo subirono una tremenda epidemia di peste, molti furono uccisi, altri dovettero fuggire ed in breve tempo nel paese non rimase nessuno se non un solo animale, un’asina.

In dialetto solo un’asina si dice sol n’asna.

Solasna è l’antico nome dato al paesino di S. Giacomo in onore dell’unica creatura rimasta. Solasna oggi è una tipica casa contadina di montagna dedicata ad agriturismo. Nella fattoria trovate l’asino Gallileo, animale simbolo di questa leggenda.

Ciao Nicoletta, ciao Solasna!

 

Silvia Tadiello

Mi chiamo Silvia Tadiello, sono un perito agrario, mamma, moglie e donna del vino. Sono nata in pianura, nella terra tra i due fiumi e dal 2010, le montagne che mi hanno abbracciato, sono diventate casa, ispirazione e scoperta. L'idea del blog nasce dalla voglia di raccontare attraverso i miei occhi la meravigliosa avventura che è essere una produttrice di vino.

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Silvia Tadiello

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